Sicurezza sociale, economica e personale

“Siamo in un momento critico, l’Italia è in recessione. La gente ha bisogno di sicurezza. Sicurezza sociale, sicurezza economica, sicurezza personale. Mi candido perché voglio tutelare in Europa i bisogni dei cittadini del Nord-Est, aiutando a rifondare quel patto sociale con i cittadini per affrontare il presente con più tranquillità”.

Massimiliano Santini, 46 anni modenese, è stato economista per dieci anni alla Banca Mondale prima di rassegnare le dimissioni per accettare la candidatura nella lista del ‘Partito Democratico – Siamo Europei’. Santini ha presentato a Modena la sua campagna come candidato nel collegio del Nord Est.

“Dobbiamo essere onesti: la mia presenza tra i candidati al Parlamento europeo era impensabile fino a poche settimane fa. Sono un outsider e rappresento la società civile, che finalmente è stata chiamata a partecipare alla competizione elettorale e per questo ringrazio il Partito Democratico e Siamo Europei per questa occasione. Voglio mettere a disposizione le mie competenze e la mia passione”.

La storia di Santini parte da Modena, per andare nel mondo: “Ho studiato economia qui a Modena, ho fatto il servizio militare e poi ho lasciato l’Italia perché c’era poco entusiasmo per il futuro, poche opportunità, e tutto sembrava bloccato. Dopo l’Erasmus in Olanda, mi sono trasferito prima a Londra e poi a New York. Negli Stati Uniti, ho girato documentari, un’opportunità unica per fare conoscere storie di giustizia sociale e parabole impossibili. Dopo aver conseguito il Master in Amministrazione Pubblica all’università di Harvard mi sono unito alla Banca Mondiale, dove ho lavorato incessantemente per combattere contro la burocrazia, per sviluppare il settore privato e creare nuove opportunità di lavoro nei paesi in via di sviluppo”.

Ora l’economista si candida alle Europee: “L’Italia del Nord- Est è molto più dei distretti industriali del cibo, della moda, dei mobili, e delle macchine sportive. Rispetto a tanti distretti di successo come questi, ce ne sono anche altri che fanno fatica, che subiscono la concorrenza di grandi monopoli che non pagano la giusta quota di tasse e infrangono le regole della concorrenza leale”.

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