Sono Andrea Cozzolino, classe 1962, sono sposato con Anna e ho tre figli.

Sono cresciuto nel cuore della provincia napoletana. Una scuola di vita che mi ha permesso di osservare con occhio attento e spirito critico le cose del mondo e i fatti della vita. La passione politica e l’impegno civile e democratico hanno animato le mie scelte fin dalle prime esperienze giovanili. Negli anni del liceo a Torre del Greco ho dato vita all’Associazione degli studenti napoletani contro la camorra. Ho iniziato l’attività politica nella Fgci, di cui sono stato segretario della Federazione di Napoli dal 1983 al 1986 e successivamente responsabile per il Mezzogiorno.

All’inizio degli anni ’90, ho partecipato, da dirigente del Pci, al processo che ha portato alla fondazione prima del Pds e successivamente dei Democratici di Sinistra. In questa fase, dal 1994 al 2000, sono stato segretario della Federazione di Napoli del Pds. In quella occasione, sperimentai, caso unico, le primarie per selezionare i candidati al consiglio comunale di Napoli, nel 1998.

Alla nascita del PD sono stato eletto nella direzione nazionale. Nel 2000, sono stato eletto al Consiglio regionale della Campania nella lista dei Democratici di Sinistra e riconfermato nella consultazione dell’aprile del 2005. Dal 2005 al 2009 ho ricoperto la carica di assessore regionale all’Agricoltura e alle Attività Produttive, dimettendomi da consigliere regionale. Nel 2009 sono stato eletto per la prima volta al Parlamento Europeo e riconfermato alle elezioni del 25 maggio 2014.

In Parlamento Europeo, dopo i primi cinque anni di lavoro, in particolare sui nuovi regolamenti  dei fondi strutturali, sono stato eletto vicepresidente della Commissione parlamentare per lo sviluppo regionale (REGI). A luglio 2018, sono stato nominato relatore per il Parlamento Europeo del regolamento sul Fondo di sviluppo regionale (FESR).

Sono, inoltre, membro della Commissione Petizioni (PETI) e di quella per i problemi economici e monetari (ECON) e delle delegazioni Mashreq, dell’Assemblea parlamentare dell’Unione per il Mediterraneo e di quella paritetica ACP-UE.

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