Una nuova Europa più democratica

Per rispondere ai bisogni dei cittadini, degli Stati e delle imprese

Una cittadinanza attiva europea

Nel nuovo programma “Cittadinanza, uguaglianza, diritti e valori” chiediamo mezzo miliardo di euro per azioni riservate alla promozione e al sostegno della cittadinanza attiva nell’Ue. Il Corpo europeo di solidarietà deve diventare un programma permanente ed essere rafforzato per offrire opportunità di volontariato transnazionale ai giovani, valorizzando il contributo delle organizzazioni no profit e delle imprese sociali.

Lavoreremo per l’adozione di una direttiva orizzontale contro ogni discriminazione per avere un’Europa più accessibile e che offra opportunità e ricchezza. Tutti i Paesi membri devono estendere i diritti e le tutele per tutte le cittadine e i cittadini senza alcuna forma di discriminazione. È inammissibile che la direttiva orizzontale sia bloccata da dieci anni in Consiglio. Saremo sempre al fianco delle associazioni, dei movimenti e dei singoli attivisti impegnati nella difesa, promozione ed estensione dei diritti per la piena uguaglianza tra le persone ovunque in Europa.

Stop all’unanimità: Parlamento e Consiglio sullo stesso piano, in tutti i settori

In un’Europa veramente democratica il Parlamento, che rappresenta direttamente i cittadini dell’Unione, e il Consiglio, che rappresenta gli Stati, devono essere sullo stesso piano. Nonostante il Trattato di Lisbona abbia esteso il principio della co-decisione alla maggioranza degli atti

legislativi, esistono ancora materie in cui esso non si applica. Per questo, in attesa di una più generale riforma dei Trattati, chiediamo l’attivazione delle “passerelle” previste dall’articolo 48.7 del Trattato dell’Unione, estendendo in tutti i rimanenti settori, a partire dalle politiche fiscali, la

procedura legislativa ordinaria basata sulla co-decisione e il voto a maggioranza.
Il prossimo Parlamento Europeo deve essere protagonista nell’elaborazione di una profonda riforma costituzionale dell’Unione Europea.